da Sportparma
Nuova linfa vitale per il Colorno dalle sfumature “green”: grazie alla nomina del nuovo presidente, la società rivierasca dà una notevole accelerata e prova a ripartire in… Quarta.
In realtà il giovane manager (è un classe ’94, ndr) non è scevro da esperienze nel calcio dilettantistico: «Quasi nulla come calciatore, ma come dirigente in Puglia ho avuto diverse esperienze. A partire dall’esordio nella Prima Categoria leccese con il Carmiano, la squadra del mio paese; quindi, l’Atletico Veglie (sempre in Salento, ndr), che portammo dalla Prima Categoria in Promozione; poi, l’avventura col Porto Cesareo, splendida quanto il paese che mi ospitò». Insomma, a conti fatti, un curriculum tutt’altro che disprezzabile a soli 30 anni. «Mi sono avvicinato al Colorno grazie a Stefano Chiesa, quando due anni fa entrai in dirigenza con compiti marginali rispetto al calcio giocato. L’anno scorso le mie responsabilità sono cresciute finché, quest’anno, è stata proposta la mia candidatura come figura molto molto importante. Indetta una votazione con tutto il consiglio di amministrazione, sono stato nominato presidente all’unanimità, ma io mi sono astenuto» ha spiegato il successore di Pier Antonio Gherardi.
Che Quarta vesta bene i panni da figura dirigenziale si nota anche dall’agio con cui si districa nella distribuzione delle responsabilità. Quelli bravi direbbero la gestione dell’empowerment: «La distribuzione dei ruoli sarà fondamentale e le figure saranno sempre rispettate. Dovessero presentarsi scelte importanti, queste verranno sempre condivise e vagliate da tutti i dirigenti, ed eventualmente sottoposte a votazione, ancor più visto che la società è solida e tutti i componenti remano nella stessa direzione, tutti con le stesse modalità di pensiero. Affermiamo sin da ora la massima fiducia riposta in mister Matteo Bertoli, così come nei vertici societari: dai due vice presidenti Giammassimo Forlini e Fabio Ruffini, passando per il direttore generale Stefano Chiesa, fino al direttore sportivo Andrea Bobba. Ammetto però che un regalino al mio ds l’ho chiesto: si chiama Thomas Giglio, difensore classe 2001, viene da due anni nell’Under 17 del Lecce e due in Eccellenza (al Martina Calcio, ndr)».
Inevitabile la chiosa sullo storicamente fecondo settore giovanile gialloverde: «Di certo, ci punteremo forte – promette Quarta –. Negli ultimi anni è già stato fatto, ma da questa stagione faremo qualcosa in più. Abbiamo già riportato a casa ragazzi usciti da Colorno pochi anni fa: per esempio, Davide Fagioli, riaccolto dopo un paio di stagioni al Cervo. E poi implementeremo l’unione tra la seniores e il vivaio: come prova di ciò, gli innesti del preparatore atletico Leandro Paz e dell’allenatore dei portieri Lorenzo Bettati (entrambi di ritorno dopo l’esperienza al Parma U17 con mister Bernardi, altro ex gialloverde, ndr) che si divideranno tra 1ª squadra e giovanili». Sembra proprio che a Colorno ripartano con idee chiare «proponendo un calcio che sia anzitutto sostenibile». E se a dirlo è un esperto di ecologia, non resta che avere fiducia.